Spettacolo

Forgetmenot ed è subito musica!

La Redazione
L'acquavivese Diego Ceo, con questo brano, pone le basi per un progetto musicale di più ampio respiro che prevede nel proprio planning ulteriori future sorprese
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FORGETMENOT, scritto e prodotto interamente dal giovane artista, esce su tutte le piattaforme musicali in streaming nel mese di Giugno e, in meno di un mese, raggiunge su Spotify gli oltre 4.000 stream con una media di 2.400 ascoltatori mensili. Supportato dal giovane manager Claudio Chiarantoni e distribuito dalla Avio Music Records, neonata casa discografica romana, Diego Ceo, con questo brano, pone le basi per un progetto musicale di più ampio respiro che prevede nel proprio planning ulteriori future sorprese.

Un pezzo che raccoglie sonorità malinconiche all’interno delle quali ben si distinguono guizzi compositivi legati alla musica ambient e cinematica e dove le voci dei singoli strumenti, condotti magistralmente dalla chitarra solista, si mescolano ai suoni del nostro vivere quotidiano in sottofondo.

Ne emerge una composizione che emoziona rievocando arrivi e partenze per e da quei luoghi che hanno un significato importante nell’esistenza di ognuno di noi e lascia negli ascoltatori il gusto per le memorie indelebili, la sofferenza smorzata di un cuore infranto e soprattutto la richiesta a gran voce di non essere dimenticati.

Ma FORGETMENOT non è la prima fatica musicale di Diego Ceo. Già autore di molti dei brani eseguiti dai Koroth, band metal nella quale si esibisce come chitarrista, nel settembre del 2019 compone, produce e distribuisce l’EP di sei tracce Summer Notes on Winter Impressions, mentre solo qualche mese più tardi dà alla luce il singolo Ordinary Sadness. Si esibisce diverse volte in personalissimi arrangiamenti di alcuni brani pop di artisti italiani in duo con la sorella Chiara e partecipa al progetto internazionale Worldwide Collab 2020 con altri numerosissimi musicisti provenienti da diversi paesi del mondo.

FORGETMENOT è quindi un primo approdo, frutto dell’ascolto di pionieri del genere LoFi come Idealism, Halberd, Shiloh Dynasty, e della produzione musicale di svariati artisti come Ghemon, Paolo Nutini, Mac Miller, Thinkaboutit, John Mayer, ma è soprattutto un “voltare pagina”, dismettendo i panni del chitarrista adolescente ancora alla ricerca di una peculiarità tutta sua ed indossando quelli di un giovane artista, più completo, versatile ed ispirato che ha un proprio messaggio da trasmettere e cerca di farlo al meglio attraverso la sua musica.

sabato 18 Luglio 2020

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