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PD Acquaviva: ricorso avverso provvedimento disciplinare sulla sospensione

La Redazione
Angelo Maurizio e Alessandro Benevento fanno ricorso sul provvedimento disciplinare disposto dalla commissione provinciale
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Angelo Maurizio e Alessandro Benevento hanno deciso di fare ricorso sul provvedimento disciplinare disposto dalla commissione provinciale del PD.

A seguire il testo della lettera:

I sottoscritti, con riferimento alla email del 21 u.s., con grande meraviglia hanno dovuto prendere atto del provvedimento disciplinare disposto dalla commissione provinciale, per aver assunto, in occasione delle ultime elezioni amministrative tenutesi nel nostro Comune, “comportamenti che hanno provocato danno all’immagine del partito essendo andati oltre la libertà individuale di espressione di voto per aver utilizzato una manifestazione pubblica, interpretabile come promossa dal PD o da parte del PD, in cui hanno affermato di non appoggiare il candidato prescelto ed indicato con pubblico manifesto dal PD”

Benché, non sia stato facile comprendere la motivazione così come descritta, forse per la modulazione politichese, con la presente, i sottoscritti, ai sensi dell’art. 40 bis comma 4° dello statuto del PD propongono ricorso avverso il suddetto provvedimento per il seguente motivo:

il provvedimento è stato comminato in palese violazione di quanto disposto dall’art. 40 bis comma 30 dello statuto del PD laddove è previsto testualmente “L’iscritto/a o l’elettore/elettrice contro il quale viene chiesta l’apertura di un procedimento deve essere informato, entro il termine di una settimana della resentazione di tale richiesta nonché dei fatti che gli vengono addebitati”:

Pertanto, poiché non è stato comunicato il ricorso nei termini previsti CHIEDONO alla Commissione Regionale di Garanzia dichiarare la nullità, in radice, del provvedimento disciplinare oggetto di impugnazione col presente ricorso.

I sottoscritti, precisano che, non avrebbero dato seguito al presente controricorso se, alla vicenda, non fosse stata data una pubblicità mediatica sproposita, voluta dai soliti mestieranti della politica Acquavivese (di seguito indicati per brevità “i soliti”) che vedono il partito non come mezzo per determinare le scelte politiche nell’interesse della intera comunità, ma solo per soddisfare i propri.

Infatti, sebbene non appassionati dal tecnicismo dei ricorsi e controricorsi, dinanzi al clamore mediatico, (con divulgazione di foto formato cm 15 x 15), che si allega, seguito a stretto “giro” dal commissariamento del circolo PD Acquavivese (anche questo evento ampiamente divulgato da “i soliti”, che non hanno evitato, nel preambolo dell’articolo collegarlo con la sospensione comminataci, pur non essendoci alcun nesso, vedi allegato) abbiamo ritenuto a tutela della nostra onorabilità, professionalità ed integrità sia politica ma soprattutto professionale, evitare che “i soliti”, i destinatari della presente ma, soprattutto i nostri concittadini, possano dedurre che il silenzio possa valere approvazione al provvedimento disciplinare.

Inoltre per i sottoscritti, la coerenza, la correttezza e la lealtà sono valori non barattabili con promesse di posti o rilascio di autorizzazioni o di agevolazioni, così come non fa parte della nostra cultura il cambio di casacca in “corso d’opera” a seconda delle esigenze.

Quindi, riteniamo necessario porre all’attenzione le ragioni delle nostre doglianze, precisando che non eviteremo, comunque, di sottoporci ad un ulteriore ricorso, purché conforme alle norme statutarie, per fornire tutti gli elementi a sostegno della infondatezza di quanto addebitato.

Ritornando alla vicenda che ha portato al provvedimento disciplinare (inficiato di nullità) è opportuno fare alcune precisazioni relative al periodo che va dal nostro ingresso nel PD sino alle ultime votazioni amministrative del 2018.

L’ingresso nel PD avviene nel 2013, in occasione della campagna elettorale per le votazioni regionali, allorquando, invitati dall’amico Marco Lacarra, all’epoca Consigliere Comunale, oggi grazie anche al nostro modestissimo apporto, Onorevole della nostra Repubblica, riuscivamo a rilanciare l’attività politica del circolo PD Acquavivese.

In breve, i tesserati da 37 (al momento del nostro ingresso) arrivavano a circa 700.

Tale evento purtroppo scardinò la gestione “padronale” del partito, con grande rammarico “dei soliti” i quali, appena avuta l’occasione, presentatasi con i risultati non felici per il nostro partito sia a livello nazionale sia a livello locale hanno cercato di minare in ogni modo il nostro operato, dapprima per avere il simbolo del PD e, non riuscendovi, grazie alla collaborazione “oscura” ma efficace del segretario Martellotta, che senza mai proferir parola, dopo essersi dileguato, ha chiuso la sede del circolo “celebrando” l’evento.

Poi, sempre “i soliti” hanno rispolverato un comunicato del PD dell’aprile del 2018 (che si allega) ed hanno ottenuto il commissariamento del circolo locale, con la nomina della modugnese Tania Di Lella.

I “soliti”, raggiunto l’obbiettivo lo stanno sbandierando come una vittoria politica non rendendosi conto che hanno distrutto il partito a livello locale.

Non è un caso che “i soliti”, sono gli stessi che alle ultime votazioni hanno portato ad Acquaviva esponenti politici regionali e nazionali del PD, ai quali non hanno avuto il coraggio di riferire che, non solo non avrebbero dato l’appoggio al partito, ma che si erano già candidati in altra lista.

Sulla spessore politico del segretario Martellotta, vanno spese poche parole per comprenderne appieno il “carisma”

Dunque, veniva eletto segretario in occasione dell’ultimo congresso di circolo, dove si contrapponevano tre mozioni tra cui quella di Martellotta, da noi sostenuta, risultata la più suffragata, che poneva come presupposto “un’azione politica che doveva portare ad una alternativa all’amministrazione del sindaco Carlucci”, linea politica, confermata nel documento politico programmatico sottoscritto dal medesimo, che si allega.

Ebbene, che lo stesso possa aver firmato il ricorso addebitandoci il “reato” di essere stati coerenti, trasparenti e leali fino in fondo, con la sua linea politica, ci fa onore, ma incomprensibile e inaccettabile è subire un provvedimento disciplinare proprio per averli manifestati pubblicamente.

Detto ciò, l’occasione è ghiotta poiché consente di invitare i destinatari della presente a promuovere un incontro nel nostro paese per rilanciare l’azione politica del partito democratico e ciò deve passare da fatti concludenti, di cui il primo dovrebbe essere l’apertura del circolo.

Solo così, i simpatizzanti potranno ritornare a fare politica attiva ed evitare che il nostro partito venga percepito come una “establishment” lontana dalle esigenze della gente recuperando i valori della sinistra con una politica che unisce e non divide.

Se così non fosse, siamo costretti, nostro malgrado, a chiedere alla commissione di garanzia le ragioni per cui non si sono espressi sulle numerose inadempienze statutarie dei nostri amici di partito, denunciate in più occasioni, (cfr tra le tante lettera del tesoriere del 4.11.2016 che si allega), che ci hanno costretto a far fronte di tasca nostra ai pagamenti dei canoni di locazione ed utenze del circolo).

Ancora, quali sono stati i provvedimenti disciplinari nei confronti dei consiglieri uscenti del PD che non hanno ritenuto di candidarsi nella lista del partito, per dar vita ad una lista civica di appoggio al candidato sindaco Carlucci e non al Candidato sindaco espresso dal PD dott. Benevento?

In ultimo, ma non per importanza, chiediamo ai destinatari, di vigilare acchè “i soliti” prima di inviare comunicati ai giornali telematici, leggano o meglio si rendano conto di quello che scrivono per evitare l’ironia ed il sarcasmo sul nostro partito.

Infatti, segnaliamo che nell’articolo pubblicato il 24 gennaio, riguardante la votazione per l’elezione dei delegati provinciali nell’ambito delle procedure per l’elezione del segretario nazionale, che si allega, si legge tra l’altro” Si è tenuta, nella sede locale la convenzione di circolo del Partito Democratico di Acquaviva

Ebbene, ricordiamo ai destinatari della presente che ad Acquaviva non esiste al momento alcuna sede del circolo del PD, mentre “ai soliti” suggeriamo di astenersi dal continuare a dire castronerie per evitare di essere derisi.

Conseguenzialmente chiediamo alla commissaria cittadina:

  • dove e quando si sono tenute queste votazioni;
  • quali modalità sono state adottate per informare i tesserati delle votazioni;

Si fa riserva, all’esito delle risposte, di fornire dettagliatamente le nostre ragioni sulla invalidità della votazione, poiché non conforme alle norme statutarie

Nello scusarci per le molteplici tematiche poste all’attenzione, comprenderete che solo ristabilendo la verità si potrà ripartire con vigore e nuova linfa affinchè la politica vera ritorni a primeggiare.

Grazie per l’attenzione e restiamo in attesa di conoscere l’esito del ricorso, ma soprattutto le iniziative per rilanciare il Partito Democratico Acquavivese.

Con immutata stima.

Dr. Alessandro Benevento – Avv. Angelo Maurizio

martedì 12 Febbraio 2019

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