Politica

Elezioni comunali, come si vota

La Redazione
Nei Comuni con più di 15 mila viene eletto sindaco al primo turno il candidato che ottiene almeno il 50% più uno dei voti. Nel caso in cui nessun candidato raggiunga la maggioranza assoluta si tornerà a votare il 24 giugno
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In questa tornata di amministrative si vota in un solo giorno, domenica 10 giugno, e i seggi saranno aperti dalle 7 alle 23. L’eventuale ballottaggio nei comuni con più di 15mila abitanti è previsto due settimane più tardi, domenica 24 giugno. Per esercitare il diritto di voto occorre esibire un documento d’identità in corso di validità e la tessera elettorale. Lo spoglio inizierà subito dopo la chiusura delle urne. Anche in questo turno di amministrative si applica un sistema elettorale maggioritario a doppio turno per i comuni con una popolazione che supera i 15mila abitanti, mentre in quelli con popolazione pari o inferiore ai 15mila abitanti si utilizza il maggioritario a turno unico. Motivo per il quale cambiano anche le modalità con le quali si può esprimere il voto.

Nei Comuni con più di 15 mila viene eletto sindaco al primo turno il candidato che ottiene almeno il 50% più uno dei voti. Nel caso in cui nessun candidato raggiunga la maggioranza assoluta si tornerà a votare il 24 giugno per il ballottaggio tra i due più votati. Per esercitare il diritto di voto si può tracciare un segno solo sul candidato sindaco, e in questo caso il voto viene attribuito solo a lui; tracciare un segno solo su una delle liste collegate o anche sia sul candidato sindaco che su una delle liste collegate. In questi ultimi due casi il voto viene attribuito sia al candidato sindaco che alla lista di candidati consiglieri collegata. Questo sistema elettorale consente di esprimere anche il cosidetto ‘voto disgiunto’, tracciando un segno sul candidato sindaco ed un altro segno su una lista non collegata. In questo modo il voto viene attribuito sia al candidato sindaco che alla lista non collegata. Per esprimere le preferenze bisogna scrivere negli appositi spazi il cognome, oppure in caso di omonimia il nome e cognome, dei candidati consiglieri comunali della lista votata. Anche in questo sistema è possibile esprimere uno o due voti di preferenza ma nel caso in cui vengano indicati entrambi è necessario siano due consiglieri di sesso diverso, pena l’annullamento della seconda scelta.

Fonte Sky

domenica 10 Giugno 2018

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