Tango è passione
I violini cantavano, il pianoforte echeggiva e il bandoneón, in un affannoso e modulato respirare, contraeva i suoi muscoli: un finale da brivido per tutti i presenti con il Libertango che fa sognare.
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Il quartetto, invitato dall'Associazione Giovanni Colafemmina, ha interpretato l'estrosa fantasia musicale del compositore argentino in maniera a dir poco mirabile. Un flusso ininterrotto di suoni e melodie, carezze e schiaffi, ballate melanconiche e richiami accattivanti, una miscela perfetta del "nuevo tango" di Piazzolla, un tango che diverge da quello tradizionale perché include elementi rapiti dalla musica jazz e fa uso di dissonanze e altri elementi musicali innovativi.
I violini cantavano, il pianoforte echeggiva e il bandoneón, in un affannoso e modulato respirare, contraeva i suoi muscoli: un finale da brivido per tutti i presenti con il Libertango che fa sognare.
Una serata fascionosa e stuggente, un regalo di Angelo Colafemmina per il secondo appuntamento della stagione concertistica dell'associazione.
Il bello di una notte fredda d'inverno.
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