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Il lancio del pallone in diretta su TeleMajg e Acquavivalive

La Redazione
Alle 23:00 appuntamento con il lancio del pallone. TeleMajg e Acquavivalive vi proporranno il lancio della tradizionale mongolfiera.
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Questa sera alle ore 23:00 ad Acquaviva delle Fonti ci sarà il lancio della tradizionale mongolfiera. L’evento sarà trasmesso in diretta da TeleMajg e Acquavivalive.

Storia:

Fu l’arciprete Domenico Falconi ad ideare il lancio de “U Pallone” di Acquaviva delle Fonti per poter festeggiare la Sua nomina a Vescovo della Diocesi. Correva l’anno 1848 quando attraverso suppliche, petizioni rivolte al Re borbone Ferdinando II, da parte di probi cittadini, l’autorevole intervento del tenente colonnello Felice La Torre (acquavivese dell’esercito borbone) e l’interessamento del fratello Arciprete Ministro della Real Casa Napoletana che il Re nominò vescovo don Domenico: capo della Chiesa di Acquaviva perché chiesa Palatina cioè del Re. Mons. Falconi, in soggiorno a Napoli, conobbe l’artigiano Giacomo Squicciarini che aveva ricevuto in dono, da un monaco del luogo, il progetto per la costruzione di un gigantesco pallone. Il progetto consisteva nella cosiddetta “fersa” di carta, cioè la 18^ parte longitudinale del pallone, ancora oggi preso come riferimento e revisionato successivamente dal prof. ing. Costantino Barbieri.

Quando il Vescovo rientrò, ad Acquaviva furono organizzati solenni festeggiamenti che coincisero con la Festa Patronale del primo martedì di settembre: il 1848 data del lancio del primo pallone. Dopo la morte dello Squicciarini (soprannominato “strazzaculo”) il segreto della costruzione passò al figlio Vincenzo a da quest’ultimo a Giovanni Garofalo (detto “u spinuse”), un barbiere acquavivese che aveva la sala da barba in p.zza Dei Martiri 1799, che lo aveva aiutato nel lavoro e che ne acquistò il progetto perchè lo Squicciarini dovette trasferirsi fuori città. La mongolfiera veniva costruita nel corridoio della scuola elementare De Amicis di cui era custode e bidello Nicola Dalò, padre di ben dieci figli, premiato da Mussolini “per aver incrementato la razza italica”; il custode aiutò gratuitamente “u spinuse” nella costruzione della gigantesca mongolfiera alta 21 metri. Dopo la sua morte, il Garofalo, che non aveva figli, donò la “fersa” a Nicola Dalò che puntualmente il 2 agosto di ogni anno iniziava i lavori facendosi aiutare dal figlio Francesco ed i nipoti Vincenzo e Nicola Abrusci;

nel 1964, alla morte di Nicola Dalò, furono loro a dover continuare la tradizione fino a quando a Marco Dalò l’attuale costruttore figlio più piccolo di Nicola, furono trasferiti tutti i segreti de “u pallone”. Il “maestro” Marco ogni anno nel suo tempo libero si è impegnato alla realizzazione de “u pallone”: dal 1967 sempre con tanta tenacia e devozione nei riguardi della Santa Protettrice ricevendo il solo rimborso delle spese sostenute.

Dopo oltre 160 anni la tradizione del pallone che costituisce un vanto per Acquaviva ed una attrazione per i forestieri, continua soprattutto perché gli operatori, da sempre, si sono sentiti fortemente motivati da sentimenti di devozione e di attaccamento al passato e mai da interessi economici.

martedì 4 Settembre 2018

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