La Codacons di Acquaviva delle Fonti, avendo verificato che fino ad oggi 28 marzo nel comune di Acquaviva delle Fonti, che conta oltre 20mila abitanti, non è stato allestito un centro vaccinale, ha inviato una nota urgente all’Assessore alla Salute della Regione Puglia ed al Sindaco della Città.
Premesso che è la Regione a dover stabilire se attivare un Hub tramite le Asl, recepite le disponibilità di siti locali, e che il Comune, da tempo, risulta aver fornito quale sito il centro sportivo Valeriano, l’Associazione ha scritto:
“Gentilissimi, fino a questo momento presso la nostra Città non è stato attivato nessun Hub vaccinale per offrire alla popolazione il giusto servizio necessario a salvaguardare la loro salute, la loro vita.
Questo comporterà grandi difficoltà in particolare a quei Cittadini fragili, perché anziani o perché diversamente abili, in una Città che conta oltre 20mila abitanti.
Oltre a ciò evidenzio la mancata e giusta informazione Istituzionale a favore di questi stessi soggetti che certamente non devono essere costretti a recarsi presso le farmacie per prenotare la loro vaccinazione.
InvitandoVi, con urgenza, ad intraprendere ogni e più opportuna azione a tutela della salute pubblica mi vedrò mio malgrado costretto a ricorrere nelle sedi opportune per tutelare tutti coloro i quali subiranno eventuali danni”.
Sorprendente risulta essere, alla Associazione, come il Consiglio comunale non abbia ancora dedicato una seduta monotematica al tema Covid-19 in cui discutere tra l’altro di:
– I pazienti Covid – 19 o presunti tali restano a casa senza assistenza diretta e risultano privati di una visita medica a domicilio. Unica indicazione “Tachipirina se febbre) e vigile attesa”.
– Modalità operative per prenotare le vaccinazioni.
– App delle farmacie per prenotare i farmaci e farli consegnare a domicilio.
– Carenza organico delle forze dell’ordine per effettuare controlli in periodo Covid.
– Centro tamponi presso scuola dell'infanzia in area inidonea non chiusa al pubblico passaggio.
– Per quale motivo i cittadini a casa, risultati positivi già con un primo tampone, sono invitati dalla Asl a recarsi presso un drive-trough per eseguire un nuovo tampone.
Ma i Consiglieri comunali avranno senza ombra di dubbio tanto altro da aggiungere e certamente non è la Associazione che deve sostituirsi al loro dovere istituzionale legittimato dall’esito elettorale.
In attesa di ricevere risposte e chiarimenti sull’argomento in un settore quello della salute pubblica in cui la trasparenza DEVE essere un altro diritto inviolabile per i Cittadini, auguriamoci di vedere risolti i disagi messi in risalto.
alexibellomo@gmail.com
Eppure c'è il vecchio ospedale Miulli . Poi gli over 80 non dovrebbero essere vaccinati a casa ? Povera Acquaviva