Villa de Mari (detta Giardino del Duca)
Chiese, strade e piazze storiche, monumenti, palazzi ed edifici storici, insediamenti rupestri.

Fu costruita poco fuori dell’antica cinta muraria verso la fine del 1670 dal principe Carlo de Mari, feudatario di Acquaviva, come attesta l’iscrizione posta sotto la cuspide del frontone sulla sommità della costruzione. Viene detta anche Giardino del Duca in quanto fu la residenza preferita del figlio del principe Carlo.
La facciata si compone di due livelli tripartiti: quello inferiore è costituito da un imponente porticato a cinque archi; quello superiore è costituito da un’ampia balconata con tre finestre timpanate racchiuse tra paraste. Nell’atrio porticato si trova una magnifica fontana monumentale in stile tardo-barocco. Nelle due nicchie laterali sono collocate due aquile, che richiamano l’arma dei Doria (la moglie del principe apparteneva a tale famiglia); più sopra vi sono due busti raffiguranti rispettivamente Carlo de Mari e sua moglie. Su tutto campeggia lo stemma di Carlo de Mari, sormontato da una corona a tre punte. La facciata termina con una grande balaustra e al centro una modesta alzata con frontone.
Alla villa si accede attraverso un grandioso arco trionfale, dichiarato monumento nazionale, che immette in un viale un tempo alberato e fiancheggiato da immensi giardini, dei quali oggi purtroppo non rimane traccia. L’arco, racchiuso tra due semicolonne, è sormontato da una trabeazione terminante con una finta balaustra. Uno dei tanti proprietari della villa, che dopo la cessazione della feudalità si sono succeduti nel tempo, un certo De Palma di Adelfia, volle demolire l’arco d’ingresso, ma l’ispettore soprintendente alle Belle Arti di quel tempo denunciò l’infrazione e ottenne che l’arco venisse ricostruito immediatamente. Fortunatamente tutto il materiale di costruzione non era stato asportato, pertanto la riedificazione fu agevole.
Dal 1890 al 1940 circa, dimorò nella villa l’ex ufficiale garibaldino Beniamino Tateo, il quale si occupò con grande zelo della sua manutenzione.