Spettacolo

“To be or not to be…bop “un racconto di suoni e vita

La Redazione
La storia narrata si srotola attraverso un testo che Silvana Kühtz ha scritto ex novo usando le tantissime fonti a disposizione, libri, articoli di giornale, foto, ed è la stessa Silvana Kühtz
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Domani sera alle ore 21:00, presso il Club 1799 in Piazza dei Martiri, 42 ad Acquaviva delle Fonti, Recital “To be or not to be…bop “un racconto di suoni e vita con Andrea Gargiulo, piano – Silvana Kühtz, voce in parola, ricerche bibliografiche, testo e Special guest: Daniele Scannapieco, sax. L’ingresso è gratuito.

BEBOP è una parola onomatopeica che imita certe inconfondibili frasi musicali corte e spezzate, sbocco naturale di un lavorio inconsapevole e di un’ansia di ricerca che tutto il mondo del jazz sentiva verso la fine degli anni trenta. Il be-bop segna il distacco del jazz dalla musica da ballo e perde così le simpatie del grande pubblico bianco; è proprio il punto di svolta nell’evoluzione del jazz, passa dall’essere musica ballabile e di facile ascolto a un linguaggio complesso rivolto ad ascoltatori attenti.

Andrea Gargiulo intreccia un dialogo con la voce in parola di Silvana Kühtz, per raccontare la storia difficile, aspra, malinconica, esagerata e alcolica di musicisti come Thelonius Monk, Lester Young e Billie Holliday, Chet Baker, Miles Davies.

Special guest della serata il sassofonista salernitano Daniele Scannapieco, che si aggiunge per l’occasione al duo per una imperdibile serata di note e parole. Talento del jazz made in Italy e musicista eclettico, Scannapieco riesce ad esprimere concetti musicali talvolta articolati e complessi sempre in modo semplice e di grande comunicazione con gli ascoltatori.

La storia narrata si srotola attraverso un testo che Silvana Kühtz ha scritto ex novo usando le tantissime fonti a disposizione, libri, articoli di giornale, foto, ed è la stessa Silvana Kühtz che dà voce alla baronessa Kathleen Anne Pannonica Rothschild, che abbandonò la società britannica ricca di glamour cui apparteneva per immergersi da mecenate e appassionata nel mondo del jazz statunitense.

In questo recital Pannonica racconta storie più o meno verosimili, episodi e incontri realmente accaduti o narrati nei libri della storia del jazz per ricreare quelle atmosfere e far rivivere un’era centrale in tutta la musica jazz che ne sarebbe seguita. Anche 4 poesie scritte dalla Kühtz per l’occasione sono parte integrante del testo e raccontano con un altro registro, che si integra perfettamente col racconto in prima persona, e parlano del fare musica, dell’ispirazione che prende e lascia gli artisti.

Gli spettatori sono trasportati in un periodo che ha visto i grandi protagonisti della storia della musica afro-americana vivere, amare, soffrire per affermare il loro diritto ad esprimersi.

mercoledì 28 Giugno 2017

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