Politica

Nota di Sinistra Italiana e Viva con alcune considerazioni sull’ultimo consiglio comunale

La Redazione
Discussione a porte chiuse in consiglio comunale sulla vicenda "Pura Defluit"
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In merito alla seduta consiliare di alcuni giorni fa sulla discussione a porte chiuse della vicenda “Pura Defluit”, giungono in redazione due comunicati da parte di Viva e Sinistra Italiana:

Nota di Sinistra Italiana con alcune considerazioni sull’ultimo consiglio comunale

«Pochi giorni fa il Consiglio Comunale è stato chiamato a discutere di una vicenda di una certa importanza, riguardante i fatti e le conseguenze dell’indagine nota come “Pura Defluit”.

Sarebbe un errore considerare questa come una semplice vicenda giudiziaria, un fatto di cronaca riguardante un circoscritto tentativo di corruzione di amministratori pubblici e limitare di conseguenza il dibattito politico a quanto emerso dall’attività investigativa così come è stata divulgata dalla stampa nazionale e locale. Il compito del consiglio comunale non è quello di commentare indagini o di sostituirsi all’attività di magistrati e giudici per emettere condanne o sentenze di assoluzione. Non ha né gli elementi né le competenze per farlo.

La questione meritava una analisi seria, trasparente, partecipata ed aperta da parte del Consiglio Comunale. Ritenevamo che in quella sede si potesse alzare il livello della discussione per interrogarci più in generale sui fenomeni di corruzione che legano in maniera trasversale la politica, la burocrazia e l’imprenditoria, sulle cause alla base di questi fenomeni, sulle azioni di contrasto che nel nostro piccolo possiamo mettere in campo a livello politico, amministrativo e culturale per evitare che quanto successo oggi possa accadere in futuro.

Per questo motivo il nostro capogruppo consiliare, Beppe Di Vietri, ha proposto di votare per rendere la seduta pubblica. Non crediamo abbia molto senso discutere in segreto di legalità e azioni di contrasto alla corruzione, pensiamo che tutti abbiano diritto ad essere informati sul comportamento tenuto dal Sindaco e dall’assessore ai Lavori Pubblici nell’esercizio delle loro funzioni istituzionali, sulle conseguenze amministrative che questa vicenda ha avuto per i lavori di ristrutturazione del Teatro Comunale e per l’ampliamento dell’impianto per l’affinamento delle acque reflue. E se anche si fosse entrati nel merito dei fatti nessuno avrebbe potuto aggiungere niente di nuovo rispetto a quanto è già di pubblico dominio grazie a stampa e TV.

Nel corso di questi anni abbiamo assistito ad un progressivo allontanamento dei cittadini dai luoghi della politica, ad un crollo della fiducia nei confronti delle istituzioni democratiche, e non c’è da meravigliarsi che questo accada se alla partecipazione e alla trasparenza si preferisce sbattere letteralmente le porte in faccia ai cittadini.

Tuttavia dobbiamo sottolineare il grave e illogico comportamento dell’opposizione che ha votato per la seduta segreta, giustificando questa scelta come un modo per sottolineare il diverso orientamento di voto della maggioranza (quando avrebbero potuto farlo in maniera più efficace astenendosi, se ci tenevano a rendere pubblico il dibattito) per abbandonare successivamente l’aula consiliare con un pretesto, sottraendosi al dibattito e al confronto. Questa atteggiamento rivela, nel migliore dei casi, assoluta mancanza di argomenti e incapacità di dare un contributo di qualsiasi tipo alla crescita di questa comunità o, nel peggiore, significa venire meno al proprio ruolo istituzionale, vuol dire rinunciare all’esercizio della propria funzione di controllo dell’azione amministrativa, non avere alcun rispetto per la carica che si ricopre e per i cittadini da cui hanno ricevuto il mandato. In ogni caso abbiamo assistito ad un atteggiamento profondamente offensivo nei confronti delle istituzioni e di tutta la città.

Ci auguriamo non accada mai più di assistere a questi comportamenti, che si restituisca dignità al Consiglio Comunale. Sarebbe anzi interessante se il Comune si attrezzasse d’ora in poi per trasmettere in diretta streaming tramite i propri canali ufficiali le sedute consiliari, al fine di garantire la massima pubblicità e trasparenza dei dibattiti istituzionali».


Nota di Viva

LA TRASPARENZA OPACA

«Oggi è il tempo in cui il diritto alla conoscenza a favore dei cittadini deve essere garantito, il tempo in cui il termine “segretezza “è incompatibile con la democrazia se non per tutto ciò che riguarda la sicurezza dello Stato, la tutela dei soggetti deboli come i minori e le vittime della violenza o gli altri casi in cui si rischia di ledere la privacy degli individui su aspetti sensibili come la salute personale o la sessualità. Ma a parte queste eccezioni, fatta salva la presunzione di innocenza delle persone coinvolte nelle indagini, oggi è il tempo in cui la politica compia gesti di correttezza nei confronti della cittadinanza a dimostrazione della lealtà, della propria chiarezza nelle posizioni, della trasparenza e della legalità. Per questo le consigliere della lista Viva, nel consiglio comunale del 21/09/2017, hanno votato affinché fosse tenuta pubblica la discussione dei due punti convocati con seduta segreta. Gli avvenimenti di “Pura Defluit” e l’interrogazione al sindaco dovevano essere discussi senza remora alcuna, perché quando si paventa “che l’interesse collettivo possa essere leso”, ogni azione per impedirlo è lecita, doverosa per gli amministratori di una città e la riflessione che ne deriva deve essere pubblica. Taluni che invocavano la chiarezza nei consigli precedenti e sulla stampa, hanno cambiato idea all’istante, perché di fatto, a parte attaccare questa amministrazione ed il Sindaco, nei fatti ha ben poco da dire. Si è assistito ad uno degli spettacoli più penosi degli ultimi cinque anni in una sala consiliare, dopo che Viva e Si hanno dichiarato la contrarietà della scelta della segretezza ed hanno deciso di non partecipare al dibattito secretato. Possiamo capire la posizione del Segretario generale, contrario al dibattito aperto per questioni tecnico-giuridiche relative al rischio di diffamazione dei soggetti indagati. Ma ce ne siamo discostate, al contrario del gruppo consiliare del Pd – che ha preferito attenersi al regolamento – perché secondo noi la politica è un’altra cosa e il consiglio comunale è sovrano. Rispettiamo le posizioni diverse dalle nostre ma ribadiamo che noi abbiamo scelto di confidare nel senso di responsabilità di tutti i consiglieri nel rispetto delle persone coinvolte nelle indagini. Quelli di opposizione, invece – a parte Carmela Capozzo, che era assente giustificata, e Claudio Solazzo, assente per incompatibilità con il suo ruolo di difensore di uno degli indagati – prima hanno preteso le porte chiuse e poi, inspiegabilmente, nonostante il sindaco avesse dichiarato la propria disponibilità a rispondere a qualsiasi domanda in aula, si sono sottratti al dibattito, abbandonando l’aula. Continueremo ad agire con coerenza al nostro mandato, salvaguardando questa città da ogni azione lesiva dei suoi interessi».

lunedì 25 Settembre 2017

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