Cronaca

Oboe rubato su un treno e ritrovato a Bologna

La Redazione
Pensava di averlo smarrito, invece lo strumento musicale era stato rubato da due malviventi che avevano cercato di rivenderlo in un negozio di Bologna
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Il primo agosto Alberto Signorile, un ragazzo acquavivese di 24 anni, mentre tornava da Parma, dove aveva seguito un corso estivo di oboe, ha smarrito il suo Yamaha Custom a bordo del treno Freccia Bianca Milano-Lecce, all’altezza di Termoli. Lo aveva conservato in uno zainetto grigio e credeva lo avesse preso per sbaglio una famiglia composta da padre, madre, figlia e un cane seduta accanto a lui nel vagone. 

Tornato a casa, ha scritto l’accaduto su Facebook postando le foto sia dell’oboe che dello zaino, chiedendo ai suoi contatti di aiutarlo nella ricerca e nella condivisione sui loro profili. Nel giro di pochissimo tempo il suo appello ha raggiunto 639 condivisioni. Nessuna buona notizia fino a martedì 6 settembre, quando Alberto è stato contattato dal signor Simone Ginanneschi, titolare del negozio Borsari Strumenti Musicali di Bologna. 

Durante la mattinata, due uomini originari di Pescara e Benevento si sono presentati nel suo negozio con un oboe per rivenderlo. Il signor Ginanneschi, esperto di strumenti a fiato, insospettito dalla richiesta dei due, ha chiesto da dove provenisse uno strumento così importante e la risposta è stata a dir poco curiosa: «facciamo gli sgombera cantine» (in cambio del loro operato di trasloco possono prendere tutto quello che c’è all’interno della cantina). Una versione che ha destato dubbi al titolare del negozio, tanto da prendere tempo per vederci più chiaro e, con il petesto di voler esaminare la presenza di eventuali difetti prima di comprarlo, ha dato loro appuntamento al pomeriggio. In realtà, però, il signor Ginanneschi si è subito attivato facendo una ricerca su internet che l’ha portato immediatamente all’appello pubblicato da Alberto sul suo profilo Facebook

Il titolare del famoso negozio di Bologna, che vende oboi in tutta Italia, si è messo in contatto con Alberto chiamandolo e chiedendogli se avesse smarrito davvero l’oboe e inviandogli su WhatsApp le foto degli accessori che aveva identificato e che si era trattenuto. 
Quando nel pomeriggio, alle 18,30, i due uomini, entrambi pregiudicati, sono tornati nel negozio, hanno trovato anche la Polizia che li ha denunciati per ricettazione. L’oboe è stato sequestrato, ma tra qualche giorno tornerà nelle mani del legittimo proprietario, il quale raggiungerà Bologna per ringraziare il signor Ginanneschi e recuperare il suo prezioso strumento che nuovo ha un valore di circa 7mila euro. 

Una storia a lieto fine, che mostra l’Italia in tutte le sue sfaccettature: quella disonesta e furba e quella leale e altruista.

venerdì 9 Settembre 2016

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Riccardo montingelli
Riccardo montingelli
7 anni fa

Bellissimo esempio di Onestà e grande Sensibilità. Questa è l’Italia che ci piace!